DIARIO OSPITI
Cris
Mercoledì, 05 Dicembre 2012 08:07
Ho visto le foto...che magia questo mondo! Lascia che Nicolò cresca e arriveremo anche noi, con tanto di braccialetto ai polsi un bacione e grazie a te per la bella serata!!!!
Cinzia
Giovedì, 04 Ottobre 2012 20:46
ECCOMI..... CE L'HO FATTA EH... RITORNO DA UN'ALTRA AVVENTURA ALLE AZZORRE.... STAVOLTA MI SONO CONCENTRATA ANCHE SU UN'ALTRA ISOLA...FAJAL...BE' CHE DIRE..CHE BELLE STE AZZORRE...OGNI ISOLA HA IL SUO FASCINO...E LA PROX VOLTA DECISO..SE NE VEDONO ALTRE ...MA POI CHE FAI..ALLA FINE TORNI SEMPRE A PICO..PERCHE' NON PUOI NON ANDARE A CONDIVIDERE QUELLA MERAVIGLIA CON LE PERSONE CHE SONO GIA' LA..AD ASPETTARTI... E NON PUOI NON ANDARE DAI TUOI FANTASTICI DELFINI E CAPODOGLI....CMQ HO PENSATO UNA COSA...LE AZZORRE UNA VOLTA ALL'ANNO...TOLGONO IL MEDICO DI TORNO..ANCHE SOLO UNA SETTIMANA..MA DEVI FARLO!!! ALLORA A PRESTO URSY...A PRESTO AZZORRE...
Elena Fogazzaro
Giovedì, 04 Ottobre 2012 13:26
Ciao a tutti. Ero in viaggio con Roberta e Cinzia e non posso che condividere quanto scritto da loro.
Aggiungo che è sicuramente una vacanza stupenda per chi ama la natura, per chi cerca un modo per tornare in pace con se stesso e soprattutto per chi come me predilige destinazioni inconsuete e fuori dai circuiti turistici massificati.
Ursy è la persona migliore a cui affidarsi per apprezzare pienamente questo angolo di mondo.
Elena
Aggiungo che è sicuramente una vacanza stupenda per chi ama la natura, per chi cerca un modo per tornare in pace con se stesso e soprattutto per chi come me predilige destinazioni inconsuete e fuori dai circuiti turistici massificati.
Ursy è la persona migliore a cui affidarsi per apprezzare pienamente questo angolo di mondo.
Elena
centromeiling
Mercoledì, 20 Giugno 2012 13:19
Azzorre: da dove arriva l’anticiclone
“Azzorre, da dove arriva l’anticiclone”. Era questo il titolo di una conferenza di una serata di ottobre a Lamone organizzata da un gruppo di amici ecologisti del centromeilig.ch. Lo scopo far conoscere queste isole che si trovano esattamente a metà strada tra l’Europa e gli Stati Uniti, fanno parte del Portogallo, sono poco conosciute dai turisti ma conosciutissime per il loro “anticiclone” che ci porta sempre il bel tempo. E le sorprese non sono mancate. Prima di tutto i due protagonisti: Enrico Villa, lo storico appassionato di cetacei residente nell’Isola di Pico e titolare della CetaceanWatchin Lda e Ursula Moghini la sua rappresentante in Ticino. Tante informazioni e tante fotografie. Tutte stupende. Ma irresistibile è stata l’emozione e la decisione: dovevo andare a vedere sul posto. E cosi nella tarda primavera eccomi su un volo della compagnia aerea portoghese e dopo uno scalo a Lisbona finalmente arrivo all’aereoporto dell’Isola di Pico. Siamo tre ticinesi e siamo ricevuti da Davide e dal suo team composto da parenti e diversi giovani europei. Il primo impatto è favorevole. Isola piccola, strade poco trafficate, pochissimi turisti. Attività: uscite con un gommone di 12 posti per l’osservazione dei cetacei (balene e delfini) e passeggiate lungo le coste frastagliate del mare oppure arrampicandosi sul vulcano Pico alto 2351 metri. L’Isola di Pico è, come tutte le Azzorre, protetta da leggi speciali che delimitano la costruzione di insediamenti turistici e preservano la natura. Anche il “whalewatching” è limitato a sole 4 organizzazioni per non disturbare il passaggio delle balene o la vita dei delfini. Fino al 1982 la caccia alle balene era permessa. La preda era il capodoglio, unico mammifero marino che da morto non sprofonda. Conosciuto da tutti nel film Moby Dik. Lungo fino a 18 metri può pesare 80 tonnellate. Resta in superficie 15-20 minuti poi si immerge fino a 600-800 metri per mangiare calamari. Era catturato solo per il suo prezioso olio e per la grande riserva di grasso. Oggi è una delle “prede” più belle per i fotografi quando si immerge e si riesce a “catturare” la sua grande coda. Ramon, un indigeno settantenne, fino al 1982 segnalava da una torretta la presenza dei capidogli poi partecipava alla caccia con i suoi amici. Adesso si è riciclato. E’ sempre sulla torretta e con il suo vecchio ma infallibile cannocchiale segnala la presenza di balene e delfini alle barche degli appassionati di emozioni e di fotografie che guidati da esperti skipper arrivano velocemente sul posto. Mai troppo vicino però perché i cetacei sono buoni ma non devono essere disturbati. A parte i delfini che quelli vengono loro a giocare intorno alla barca. Cosa abbiamo potuto osservare durante le nostre uscite. Una balenottera azzurra di ca. 20 metri (alcuni esemplari arrivano a 30 metri e possono pesare 130.00 kg / un elefante pesa 5.000 kg!), 6 capodogli di vari grandezza (massimo 15 m.) con 1 piccolino, 2 balenottere comuni di ca. 15 metri. Per quel che concerne i delfini il delfino comune (con la pancia bianco-gialla) ha sempre scorrazzato con noi, il Tursiope che tutti conosciamo perché normalmente lo si vede nei film (Flipper) o negli acquari in mare libero non è molto giocherellone e non si avvicina troppo alle barche (e forse fa bene), poi c’è il Grampo un grosso delfino con il muso piatto molto bello da vedere in libertà ed infine i delfini Stenella che rincorrono la barca con stupendi tuffi. Emozioni allo stato puro. Ed infine ci si imbatte anche in tartarughe marine e in grandissime e colorate meduse. Ma Pico non è solo mare, anzi. Le vigne sono Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Protette da bassi muri di pietra vulcanica a secco le viti producono dei vini stupendi. Il più conosciuto è il bianco Verdelho ma ottimi sono anche Arinto e Terrantez. Noi abbiamo trovato anche un piccolo produttore che ci ha servito un Merlot Cabernet-Sauvignon da favola. E la cucina? Non solo pesce. Anzi. La pesca è difficoltosa. Il mare scende subito a picco. Il tonno viene pescato ancora a canna. Per il resto l’offerta di pesce è buona ma limitata. Il “caldo de pescado” è un piatto da assolutamente assaggiare. Si potrebbe dire una zuppa di pesce presentata in una zuppiera di terracotta. Servito a parte il pane all’aglio, una vinagrette all’aceto e un tazza di brodo bollente. Ma se ci si inoltra sulle pendici del vulcano camminate per ore tra allevamenti di bestiame. La razza locale è la “Ramo Grande”, buoi immensi di un colore rosso intenso. E cosi diversi sono i ristoranti che offrono come antipasto il formaggio (sempre freschissimo) e carne allo spiedo. Davvero una bella esperienza in un’isola ancora molto selvaggia e per fortuna non invasa dal turismo.
Daniele Bigger
“Azzorre, da dove arriva l’anticiclone”. Era questo il titolo di una conferenza di una serata di ottobre a Lamone organizzata da un gruppo di amici ecologisti del centromeilig.ch. Lo scopo far conoscere queste isole che si trovano esattamente a metà strada tra l’Europa e gli Stati Uniti, fanno parte del Portogallo, sono poco conosciute dai turisti ma conosciutissime per il loro “anticiclone” che ci porta sempre il bel tempo. E le sorprese non sono mancate. Prima di tutto i due protagonisti: Enrico Villa, lo storico appassionato di cetacei residente nell’Isola di Pico e titolare della CetaceanWatchin Lda e Ursula Moghini la sua rappresentante in Ticino. Tante informazioni e tante fotografie. Tutte stupende. Ma irresistibile è stata l’emozione e la decisione: dovevo andare a vedere sul posto. E cosi nella tarda primavera eccomi su un volo della compagnia aerea portoghese e dopo uno scalo a Lisbona finalmente arrivo all’aereoporto dell’Isola di Pico. Siamo tre ticinesi e siamo ricevuti da Davide e dal suo team composto da parenti e diversi giovani europei. Il primo impatto è favorevole. Isola piccola, strade poco trafficate, pochissimi turisti. Attività: uscite con un gommone di 12 posti per l’osservazione dei cetacei (balene e delfini) e passeggiate lungo le coste frastagliate del mare oppure arrampicandosi sul vulcano Pico alto 2351 metri. L’Isola di Pico è, come tutte le Azzorre, protetta da leggi speciali che delimitano la costruzione di insediamenti turistici e preservano la natura. Anche il “whalewatching” è limitato a sole 4 organizzazioni per non disturbare il passaggio delle balene o la vita dei delfini. Fino al 1982 la caccia alle balene era permessa. La preda era il capodoglio, unico mammifero marino che da morto non sprofonda. Conosciuto da tutti nel film Moby Dik. Lungo fino a 18 metri può pesare 80 tonnellate. Resta in superficie 15-20 minuti poi si immerge fino a 600-800 metri per mangiare calamari. Era catturato solo per il suo prezioso olio e per la grande riserva di grasso. Oggi è una delle “prede” più belle per i fotografi quando si immerge e si riesce a “catturare” la sua grande coda. Ramon, un indigeno settantenne, fino al 1982 segnalava da una torretta la presenza dei capidogli poi partecipava alla caccia con i suoi amici. Adesso si è riciclato. E’ sempre sulla torretta e con il suo vecchio ma infallibile cannocchiale segnala la presenza di balene e delfini alle barche degli appassionati di emozioni e di fotografie che guidati da esperti skipper arrivano velocemente sul posto. Mai troppo vicino però perché i cetacei sono buoni ma non devono essere disturbati. A parte i delfini che quelli vengono loro a giocare intorno alla barca. Cosa abbiamo potuto osservare durante le nostre uscite. Una balenottera azzurra di ca. 20 metri (alcuni esemplari arrivano a 30 metri e possono pesare 130.00 kg / un elefante pesa 5.000 kg!), 6 capodogli di vari grandezza (massimo 15 m.) con 1 piccolino, 2 balenottere comuni di ca. 15 metri. Per quel che concerne i delfini il delfino comune (con la pancia bianco-gialla) ha sempre scorrazzato con noi, il Tursiope che tutti conosciamo perché normalmente lo si vede nei film (Flipper) o negli acquari in mare libero non è molto giocherellone e non si avvicina troppo alle barche (e forse fa bene), poi c’è il Grampo un grosso delfino con il muso piatto molto bello da vedere in libertà ed infine i delfini Stenella che rincorrono la barca con stupendi tuffi. Emozioni allo stato puro. Ed infine ci si imbatte anche in tartarughe marine e in grandissime e colorate meduse. Ma Pico non è solo mare, anzi. Le vigne sono Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Protette da bassi muri di pietra vulcanica a secco le viti producono dei vini stupendi. Il più conosciuto è il bianco Verdelho ma ottimi sono anche Arinto e Terrantez. Noi abbiamo trovato anche un piccolo produttore che ci ha servito un Merlot Cabernet-Sauvignon da favola. E la cucina? Non solo pesce. Anzi. La pesca è difficoltosa. Il mare scende subito a picco. Il tonno viene pescato ancora a canna. Per il resto l’offerta di pesce è buona ma limitata. Il “caldo de pescado” è un piatto da assolutamente assaggiare. Si potrebbe dire una zuppa di pesce presentata in una zuppiera di terracotta. Servito a parte il pane all’aglio, una vinagrette all’aceto e un tazza di brodo bollente. Ma se ci si inoltra sulle pendici del vulcano camminate per ore tra allevamenti di bestiame. La razza locale è la “Ramo Grande”, buoi immensi di un colore rosso intenso. E cosi diversi sono i ristoranti che offrono come antipasto il formaggio (sempre freschissimo) e carne allo spiedo. Davvero una bella esperienza in un’isola ancora molto selvaggia e per fortuna non invasa dal turismo.
Daniele Bigger
Daniele Bigger
Mercoledì, 23 Maggio 2012 08:42
Azzorre. Un puntino nell'Atlantico sconosciuto a tutti. Poi però la scoperta che lì in quelle isole ci sono delle persone stupende che vivono con e per i cetacei. La mia grande curiosità di conoscere questo mondo. Ed è subito stato molto bello. L'isola di Pico così selvaggia ma ricca di pennellate di natura incontaminata. Il mare di un colore blu intenso dove si immaginano grandi profondità. Il CetaceanWatching che ti permette di conoscere animali finora visti solo in TV o in gabbia. Il Capodoglio con la sua coda, la balenottera azzurra, il delfino comune, il delfino Tursiope e tanti altri. Foto sì ma soprattutto tante tantissime emozioni che non possone neppure essere scritte. Un grazie va peò a Ursy ma anche a tutti gli altri amici della prima e seconda settimana. Di tutti potevo essere il papà, ne sarei stato orgoglioso perchè erano tutte persone stupende.javascript:gb_smilie(''
Commento degli amministratori
.... Grazie ragazzi per i vostri meravigliosi commenti...
siete fantastici....
.... Grazie ragazzi per i vostri meravigliosi commenti...
siete fantastici....
Roberta Penasa
Martedì, 22 Maggio 2012 13:14
Ciao Ursy,eccomi qui!
Oggi è giusto un mese dal mio rientro Da Pico,volevo aspettare un poco prima di scrivere un mio commento semmplicemente perchè volevo metabolizzare tutte le emozioni vissute!
A Pico tutto è amplificato,tutto ti stravolge,la montagna con i suoi colori così vivi e brillanti,le piacevoli,
spensierate e spassosissime giornate passate con vecchi e nuovi amici...
e, poi ci sono loro,gli abitanti del mare,loro che hanno avuto il potere di farmi capire che la natura ha la chiave per aprire il nostro cuore!
A loro va il merito di avermi fatta sentire a Casa!..Grazie Ursy (e grazie alla mia amica Cinzia)
Oggi è giusto un mese dal mio rientro Da Pico,volevo aspettare un poco prima di scrivere un mio commento semmplicemente perchè volevo metabolizzare tutte le emozioni vissute!
A Pico tutto è amplificato,tutto ti stravolge,la montagna con i suoi colori così vivi e brillanti,le piacevoli,
spensierate e spassosissime giornate passate con vecchi e nuovi amici...
e, poi ci sono loro,gli abitanti del mare,loro che hanno avuto il potere di farmi capire che la natura ha la chiave per aprire il nostro cuore!
A loro va il merito di avermi fatta sentire a Casa!..Grazie Ursy (e grazie alla mia amica Cinzia)
Roberta Rizzi
Martedì, 24 Aprile 2012 22:01
Ciao Ursy, in realtà ero venuta per staccare un pò la spina e non mi aspettavo chissà ché, tutto quello che ho visto e le emozioni che ho provato vedendo quelle meravigliose balene ed i delfini da così vicino sono stati per me una magnifica sorpresa. Pico poi ha dei paesaggi stupendi sia sul mare che inoltrandosi verso l'interno dell'isola, i prati verdi, quei meravigliosi muretti e le case fatte di sassi lavici, quella terra che in alcune zone era nera e poi si trasformava come per incanto in terra rossa, il vulcano che dava l'impressione di essere su un terreno lunare......Ho avuto anche l'occasione di conoscerti dal vivo ed anche questa per me è stata una piacevole sorpresa, abbiamo fatto delle sane risate, gente simpatica.....compagnia ottima direi.........grazie Ursy e grazie anche a Roberta e Cinzia che mi hanno resa partecipe di questa bella esperienza.......un abbraccio
Alessandro Bieri
Martedì, 24 Aprile 2012 19:57
Mamma mia, sono già passati tre giorni dal ns rientro dalle Azzorre... Il tempo qui ha proprio uno scorrere diverso. A Pico, il tempo lo valorizzi diversamente...tutto ha uno scorrere più Armonioso...più tranquillo.... ti svegli quando é il momento, fai colazione al momento giusto e al momento giusto sei al Diving Center per uscire a fare Whale Watching... tutto con calma, tutto é vicino, tutto é fatto in relax....la vita sembra seguire l'armonioso fluire delle onde del mare, del pinneggio di una balena.... un'uscita in gommone, un giro in macchina per l'isola e già é ora di andar a farsi una bella scorpacciata....e con questo ritmo i giorni passano lenti ma carichi di emozioni e belle foto.... Gia mi manca Pico...già mi manca il Mare e il Vulcano, con la sua Imponente presenza.... Gia sto programmando le prossime vacanze per fine estate...Azzorre....o in Barca Vela forse, o perchè non in Bicicletta...... Ursy un immenso grazie per avermici accompagnato....un esperienza per me stupenda.
Ale
Ale
Cinzia
Lunedì, 23 Aprile 2012 10:43
Buongiorno Ursy.....
Io ti ringrazio... è stata una vacanza meravigliosa...anche quest'anno....l'unico lato negativo...IL RITORNO !!!!
Pico è un'isola affscinante, la natura è al massimo della sua grandezza solo a Pico mi sono sentita veramente parte di una terra che ci ospita e ci offre le sue ricchezze... senza chiedere niente in cambio.
Il mio rispetto per lei , se possibile, e' ancora piu' immenso.
Per chi legge questo commento... consiglio di andare alle Azzorre.... natura.... cetacei...gentilezza...e buona cucina... vi stravolgeranno la vita, in meglio, se poi avete la fortuna di condividere la vacanza con persone speciali e la fortuna, come me, di conoscerne altre...be'... troverete il paradiso! Sembra esagerato??? non lo è... Questi 2 viaggi alle Azzorre mi hanno regalato emozioni uniche!!! balene e delfini sono cosi' vicini a te...che non si puo' non capire quanto siano esseri viventi come noi.....
Grazie Ursy... a prestissimo.... tvb....
Io ti ringrazio... è stata una vacanza meravigliosa...anche quest'anno....l'unico lato negativo...IL RITORNO !!!!
Pico è un'isola affscinante, la natura è al massimo della sua grandezza solo a Pico mi sono sentita veramente parte di una terra che ci ospita e ci offre le sue ricchezze... senza chiedere niente in cambio.
Il mio rispetto per lei , se possibile, e' ancora piu' immenso.
Per chi legge questo commento... consiglio di andare alle Azzorre.... natura.... cetacei...gentilezza...e buona cucina... vi stravolgeranno la vita, in meglio, se poi avete la fortuna di condividere la vacanza con persone speciali e la fortuna, come me, di conoscerne altre...be'... troverete il paradiso! Sembra esagerato??? non lo è... Questi 2 viaggi alle Azzorre mi hanno regalato emozioni uniche!!! balene e delfini sono cosi' vicini a te...che non si puo' non capire quanto siano esseri viventi come noi.....
Grazie Ursy... a prestissimo.... tvb....
adriana
Lunedì, 17 Ottobre 2011 19:59
Cara Ursula, grazie infinite per aver scritto e pubblicato un meraviglioso libro per bambini dedicato ai delfini! le illustrazioni sono stupende....io li ho regaliati ai miei bimbi lo scorso Natale e sono stati veramente apprezzati !
Ora si trovano anche nelle librerie ?
Un abbraccio e grazie ancora....
Ora si trovano anche nelle librerie ?
Un abbraccio e grazie ancora....
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